È passato quasi un decennio dall’entrata in vigore della Legge 56/2014 “Delrio”, che dopo molti tentativi andati a vuoto istituiva le Città Metropolitane: enti intermedi, di secondo livello, che ereditavano i confini e le strutture delle vecchie province, ma che avrebbero dovuto svolgere nuovi ruoli. Attraverso la legislazione regionale e la propria autonomia statutaria e organizzativa, i nuovi enti sono andati sviluppandosi in direzioni diverse, a tratti ambigue, a cavallo tra government e governance, con maggiore o minore capacità di istituzionalizzarsi come interlocutori e mediatori stabili e autonomi nei processi di policy territoriali. Su questo percorso fragile e incerto di istituzionalizzazione si innesta il PNRR, con un intervento che investe direttamente e massicciamente le Città Metropolitane: i Piani Urbani Integrati (PUI). Questi mettono a disposizione quasi tre miliardi di Euro, ripartiti in maniera non competitiva tra gli enti metropolitani, per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, economico e ambientale, e per la riduzione delle situazioni di emarginazione e degrado. Il volume analizza il processo di elaborazione e i contenuti dei PUI, attraverso uno studio documentale di tutti i quattordici casi a livello nazionale e tre studi di caso approfonditi nelle Città Metropolitane di Bologna, Milano e Reggio Calabria. La ricostruzione dei contesti politici e istituzionali, la comparazione con le precedenti esperienze di programmazione e pianificazione territoriale, e lo studio dei processi decisionali e dei loro esiti permettono di indagare a che punto sia arrivata l’istituzionalizzazione di questi enti e come il PNRR possa essere fattore di consolidamento oppure di rottura del loro fragile equilibrio politico-amministrativo.