Silvia Mantini in "La quiete di Apollonia", secondo volume della collana "Storie d'Europa", ripercorre la vita di una mistica del XVII secolo, Maddalena Ventiquattro, al secolo Apollonia Ventiquattro, attraverso la sua autobiografia rintracciata all'interno del Fondo "Giovanni Pansa" della Biblioteca "Vittoria Colonna" a Pescara. Grazie a questo documento inedito, il primo che parli esplicitamente di quietismo in Abruzzo, la studiosa non solo delinea la sfaccettata figura e l'evoluzione religiosa della nobildonna, nata in una famiglia aristocratica aquilana, ma porta anche alla luce sia diversi esponenti del movimento quietista sia reti della cultura ecclesiale di quegli anni, in cui emergono tensioni tra "nuovi mistici" e Inquisizione, individuando poi nello stesso manoscritto "la raggiera delle relazioni che, da una periferia del Regno di Napoli al confine con lo Stato pontificio, dipana i contorni di movimenti e circolazioni di idee religiose di donne e uomini tra Marche, Roma e Napoli, testimoniando come le province non fossero esenti da quel sofisticato movimento di cenacoli e comunità di "perfetti" che allarmavano la curia romana, per il carisma dei loro protagonisti, spesso donne".