Le questioni ecologiche hanno occupato a lungo un posto modesto nelle Scienze umane e nella Letteratura francese, ma fortunatamente il XX secolo si è visto caratterizzato da un interesse nuovo per le tematiche legate alla natura. L'urgenza climatica, l'accumulo di rifiuti, il deturpamento di paesaggi a lungo ritenuti immutabili, l'esaurimento delle risorse, l'erosione della biodiversità e, ora, il Covid 19 sono tutti temi interconnessi, sui quali si focalizza sempre più anche la letteratura che offre un fertile terreno di dialogo con altre discipline. <br /><br />
Questo volume nasce da queste urgenze e prova a rispondere prendendo come parametro di analisi il concetto di biodiversità che, indagato attraverso la letteratura, porta a uno studio sulla diversità dei generi, dei modi e delle correnti letterarie al servizio della diversità dei viventi; sullo statuto del testo letterario come luogo di manifestazione di altri punti di vista sul mondo (in particolare quelli degli animali); sugli arrangiamenti enunciativi, narrativi, retorici e poetici volti ad esprimere la biodiversità, la sua polifonia e i “paesaggi sonori” (Murray Schafer) in cui è incastonata; sulla “biofonia” (Bernie Krause) o sulla biosemiotica (Wendy Wheeler, Timo Maran) che si esprimono all'interno di un ambiente. [dall'Introduzione]<br /><br />
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